Veduta su Bologna ©Giorgio Bianchi per Comune di Bologna / View of Bologna Veduta su Bologna ©Giorgio Bianchi per Comune di Bologna

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Bologna in due giorni

Pubblicato il 14 ottobre 2020 Da Bologna Welcome

Ci accompagna in questa promenade...

Giovanni Trombetti, albergatore e ristoratore di terza generazione, è anche Vice Presidente di Federalberghi Bologna dal 2002 e, da luglio 2020, Presidente di Bologna Welcome, società incaricata della promo-commercializzazione di Bologna e della sua area metropolitana a livello nazionale e internazionale.

Abbiamo solo due giorni per visitare la città. Dove andiamo?

Il primo giorno è da dedicare al centro storico di Bologna. Partendo da via Indipendenza, arteria principale della città che collega Piazza Maggiore alla stazione e che nei weekend diventa totalmente pedonale insieme alle sue vicine via Ugo Bassi e via Rizzoli, si può scoprire la zona universitaria con i suoi musei e scegliere di visitarne uno in base ai propri interessi. Pochi passi più avanti, in via Piella, si scorge attraverso una piccola finestrella uno dei pochi corsi d’acqua visibili di Bologna, il canale delle Moline, che lascia intuire un passato della città del tutto inedito. Si può poi proseguire verso il Ghetto Ebraico, un luogo incantevole reso unico da un dedalo di vie colorate, botteghe artigiane e innumerevoli aneddoti storici. Alle spalle, si ergono maestose le due torri, Garisenda e degli Asinelli, quest’ultima visitabile dall’interno per godere di una vista mozzafiato sui tetti rossi.  




La visita può proseguire giungendo nel centro pulsante cittadino, piazza Maggiore, che ospita la maestosa Basilica di San Petronio, costruita per forte volere civico e votivo dai bolognesi, al cui interno sorge la meridiana più lunga del mondo. Qui si affacciano gli storici palazzi dei Banchi, Notai e Palazzo d’Accursio, sede del municipio cittadino, Palazzo del Podestà e Re Enzo, dove sorgono rispettivamente gli uffici di Bologna Welcome e di eXtraBo, punti informativi per la promozione turistica cittadina e dell’area metropolitana. Dopo una visita alla più antica università nel mondo occidentale, l’attuale Archiginnasio, che attrae tutti gli anni moltissimi studenti nazionali e internazionali, potrebbe essere divertente per i bambini e non solo sperimentare il gioco sonoro del voltone del Podestà ed esplorare lo spazio dedicato ai ragazzi di Sala Borsa.




E per mangiare?

Bologna è detta la Grassa perché ha una cultura enogastronomica molto ricca e opulenta che spazia dalla tradizione all’innovazione. Ne sono esempio il gran numero di osterie e trattorie per gli amanti dei sapori locali nella zona universitaria, ma anche i raffinati ristoranti adatti ai palati più esigenti tra via Augusto Righi e Indipendenza. Al calar del sole la città si tinge di rosso ed è senza dubbio piacevole fare aperitivo nei locali circostanti il Mercato delle Erbe, il mercato coperto più grande del centro, oppure nella zona del Quadrilatero, adiacente a Piazza Maggiore. 




Cosa ci consiglia di fare per il secondo giorno?

Per il secondo giorno, merita una visita la Rocchetta Mattei, un castello dalle influenze gotico-medievali e moresche sull’Appennino Tosco-Emiliano che accoglie il visitatore in un’atmosfera magica e solenne. Edificato sulle rovine di un’antica costruzione del XIII secolo, Rocchetta Mattei è ad oggi un labirinto di torri dove perdersi, scalinate monumentali da solcare, sale di ricevimento e camere private di stile eclettico in cui immergersi. È consigliabile la prenotazione. 




E nel pomeriggio?

Il resto della giornata non può non includere una visita al Santuario di San Luca cui dedicare almeno una mezza giornata o qualche ora. A piedi, coi mezzi pubblici o con il pratico trenino turistico, l’ascesa al santuario è una tappa imprescindibile, adatta a tutti. Dopo la lunga salita, sarà gradevole fermarsi a mangiare in uno dei punti di ristoro presenti in cima al colle e disquisire su quanti sono effettivamente gli archi del portico appena percorso.

Se si ha ancora fiato e forza nelle gambe, si può ammirare il tramonto dalla terrazza della Chiesa di San Michele in Bosco, visitare il complesso e, in pochi lo sanno, avere una vista sulla Torre degli Asinelli a cannocchiale. In alternativa, si può optare per l’esplorazione di Piazza Santo Stefano e del bellissimo complesso delle “Sette Chiese”, la Chiesa di San Domenico, la Casa di Lucio Dalla in via d’Azeglio, accessibile solo tramite visita guidata, e Santa Maria della Vita con il famoso Compianto di Niccolò Dall’Arca. 




Queste sono solo alcune delle tante attrazioni del nostro territorio vi aspettiamo per approfondire la visita e vivere la nostra città.

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