Ericailcane, Pratello, Bologna ©zero.eu

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L'arte contemporanea a Bologna e dintorni

Aggiornato il 14 novembre 2022 Da Bologna Welcome

Ci accompagna in questa promenade...

Lorenzo Balbi, direttore del MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna dal 2017 e responsabile dell’Area Arte Moderna e Contemporanea del Settore Musei Civici Bologna. Dal 2018 è direttore artistico di ART CITY Bologna.


Bologna è città dell'arte contemporanea e della sperimentazione nelle arti visive, nota per la sua straordinaria propensione a indagare i possibili media del presente, un terreno privilegiato di studio e ricerca per diverse generazioni di artisti.

Siamo appena arrivati in città. Da dove partiamo?

La passeggiata sull’arte contemporanea non può che partire dalle sale del Museo Morandi, a pochi passi dalla stazione centrale, negli spazi dell'ex Forno del Pane. Il museo ospita la più grande collezione pubblica dedicata a Giorgio Morandi, protagonista dell'arte italiana del Novecento e artista indissolubilmente legato alla città. Impossibile segnalare una sola opera: l'intero nucleo ripercorre la vicenda artistica del maestro bolognese, le tecniche, i temi e le fonti di ispirazione.


Studio Casa Morandi dettaglio ©Roberto Serra

Accanto al Museo Morandi, nelle sale del MAMbo – Museo d’Arte Modena di Bologna, è possibile visitare la collezione permanente di una delle più antiche istituzioni pubbliche dedicate all’arte moderna e contemporanea in Italia. L'opera più nota è Funerali di Togliatti (1972) di Renato Guttuso, non solo il dipinto più celebre di questo importante artista, ma anche lavoro simbolo di un orgoglio di appartenenza, rappresentativo della storia politica e sociale della città e in deposito permanente presso la Galleria d'Arte Moderna di Bologna dal 1975, anno della sua apertura.


Funerali di Togliatti, Renato Guttuso ©Marco Augusto Ghilardi per BW

Nel Parco del Cavaticcio, sono molte le importanti opere contemporanee tra cui Stella di Bologna (2008) di Gilberto Zorio, la grande scultura Senza titolo (1997) di Giuseppe Maraniello, Scudo con fontana (1987/1993) di Mimmo Paladino ma in particolare ci si può soffermare sulle Tre colonne (Mole circolare/Cilindro costruito/Colonna intera recisa) del 1970 di Arnaldo Pomodoro, trasferite in questa posizione dopo essere state per molto tempo al centro di Piazza Verdi, cuore della zona universitaria, dove erano vissute dagli studenti come spazio di espressione.


Senza titolo, Giuseppe Maraniello ©Matteo Monti

Risalendo dal Parco del Cavaticcio, si può passare davanti a un'altra importantissima istituzione culturale della città, la Cineteca di Bologna con il suo Cinema Lumière. Proprio di fronte all'ingresso, in via Azzo Gardino è visibile Casa Grande (2009-2011) l’installazione luminosa di ZimmerFrei, una delle tante tracce dell’intensa attività artistica che Bologna ha avuto e ha nello spazio pubblico.


Casa Grande, ©ZimmerFrei

In questo senso si può leggere anche l’intervento di Kinkaleri, voluto da xing, una delle tante associazioni culturali che plasmano la proposta culturale di Bologna. Wanted (2007) ha dato il via al processo di insediamento di numerose W in diversi punti della città: questi strani segni disegnano una linea di metropolitana impossibile, ribaltata, in cui non ci sono treni che passano nel sottosuolo ma una idealizzazione fatta dalle persone, che uniscono con il loro cammino stazioni immaginarie.


Proseguendo non si può non fare una tappa al MAST, fondazione dedicata soprattutto all’indagine sul medium fotografico e sulla fotografia industriale. La fondazione produce, organizza e promuove Foto/Industria, una rassegna biennale di fotografia dell’industria e del lavoro che si sviluppa in vari luoghi della città. Proprio davanti all'edificio incontriamo un'opera imponente di Anish Kapoor, Reach (2017) che ne caratterizza fortemente l'ingresso.


La passeggiata porta quindi al Museo per la Memoria di Ustica, nato intorno al relitto del DC9 dell’Itavia che fu abbattuto nei cieli italiani il 27 giugno del 1980 causando la morte di 81 persone. All’interno è visibile l'installazione permanente A proposito di Ustica (2007), realizzata da uno dei più rilevanti artisti contemporanei recentemente scomparso, Christian Boltanski. L’opera è incentrata sui temi della memoria condivisa e della sua possibilità di essere tramandata nel tempo.


A proposito di Ustica, Christian Boltanski ©Sandro Capati

L’idea artistica di Bologna è molto legata all’arte urbana e alle varie forme di arte nello spazio pubblico. Tra le firme di importanti street artist italiani e internazionali ci sono Blu ed Ericailcane, ma anche tracce di alcuni progetti come Frontier. La linea della stile (2012), quali il lavoro realizzato da Daim in via Fioravanti, a pochi passi da dove sorgeva uno dei luoghi più dinamici nella produzione culturale della città, il centro sociale conosciuto come Link.


©DAIM, Corner to Corner 

E fuori dal centro?

Allontanandosi dal centro storico, verso le molte opere da vedere situate in luoghi più periferici, anche nel territorio della Città metropolitana, si arriva agli Orti Boschetto Lungo Reno (Quartiere Barca). Qui è allestita l'opera COSINUS (Venti cosmici) di Margherita Morgantin, frutto di una collaborazione del MAMbo con xing, che è stata presentata in occasione di ART CITY Bologna 2021, rassegna annuale fondamentale per l’arte contemporanea in città.


COSINUS, Orti Boschetto Lungo Reno. Foto di Luca Ghedini

Il Cimitero Monumentale della Certosa è un vero museo della scultura a cielo aperto, dove ammirare le opere di molti artisti importanti. Consiglio di soffermarsi sulla sala del Pantheon destinata ai funerali laici, che ospita l’installazione Sala d'Attesa (2008), di uno dei più noti artisti bolognesi in attività, Flavio Favelli. Lo spazio è stato completamente ripensato rispetto alla struttura originaria, nell'estetica e nella funzionalità, anche grazie all'uso di materiali di recupero.


Sala d'Attesa, Flavio Favelli ©Urban38

Il tour si conclude intraprendendo la via Porrettana, che attraversa l’Appennino Tosco-Emiliano, e offre l’opportunità di soffermarsi in luoghi eccezionali come la Chiesa di Santa Maria Assunta di Riola, progettata da Alvar Aalto, o la Rocchetta Mattei, fino ad arrivare a Vergato, paese natale di uno dei più importanti artisti italiani, Luigi Ontani. Qui si può sostare davanti alla fontana da lui creata, in omaggio ai luoghi natali: RenVergatellAppenninMontovolo (2019).


Segui l'itinerario

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