Figure e paesaggi dell'Ottocento

Le Collezioni Comunali d’Arte espongono 23 dipinti che fanno riferimento a due temi principali. 
Il primo riguarda l’Accademia delle Belle Arti, luogo di formazione di quasi tutti gli artisti locali e promotore di due concorsi artistici nazionali, il Curlandese e il Baruzzi.

Del Premio Curlandese sono mostrate le opere Giovane signora – Mughetto (1905) di Giuseppe Brugo e Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria (1875) di Raffaele Faccioli. Mentre del Premio Baruzzi sono esposti i due grandi dipinti Senza lavoro e senza pane – Disoccupati (1895) di Augusto Majani “Nasica” e Idillio fugace (1899) di Gian Emanuele Covelli detto Gaele.

Sono presenti inoltre opere che erano state proposte anche nell’annuale esposizione presso l’Accademia, tra cui l’inedita versione della Linda di Chamounix (1857-1861) di Giulio Cesare Ferrari.

Il secondo tema è invece quello del paesaggio, con diverse opere inedite: straordinari paesaggi sono affiancati ai noti soggetti eseguiti da Luigi Bertelli delle collezioni storiche del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. In prestito dalla Galleria de’ Fusari sono visibili un Paesaggio (1840/50) di Ottavio Campedelli e la Veduta di Castel Gandolfo (1810/15) di Giovan Battista Bassi.

Nel percorso museale, oltre alle opere esposte, si possono ammirare i due ampi saloni dedicati in permanenza allo stesso Palagi, il più importante pennello neoclassico locale, la cui carriera internazionale si concluse a Torino come artista della corte Savoia di re Carlo Alberto.

La mostra è curata da Isabella Stancari.