Escursione lungo la Linea Gotica a Bologna: dal lago Scaffaiolo a Tossignano
Aggiornato il 09 giugno 2025 Da eXtraBO Outdoor Infopoint
Bologna non è solo sinonimo di arte, cultura e buona cucina.
Questa terra porta con sé le cicatrici di un passato intenso, segnato dalla
Seconda Guerra Mondiale e dalla presenza della Linea Gotica, un sistema
difensivo tedesco che attraversò l'Italia settentrionale.
Durante la ritirata delle forze tedesche verso nord, tra l’autunno del 1943 e il 1945, venne eretta questa imponente linea difensiva con l'obiettivo di rallentare l'avanzata degli Alleati. Punti di forza erano due linee fortificate che tagliavano in due l’Italia, unendo il mare Tirreno all'Adriatico:
Estendendosi per oltre 320 chilometri, la Linea Gotica sfruttava la naturale conformazione. Poco più a sud di Bologna, le colline dell'Appennino Tosco-Emiliano divennero un baluardo strategico, costellato di bunker, trincee, postazioni di artiglieria e altri manufatti bellici.
Oggi la Linea Gotica è un percorso di oltre 200 chilometri che si
può scoprire a piedi ma anche in bicicletta e a cavallo. Il tracciato, che
attraversa l’intero Appennino bolognese, si snoda da ovest ad est: si parte dal
lago Scaffaiolo, nel Parco Regionale del Corno alle Scale, per arrivare
sino a Tossignano nel Parco della Vena del Gesso Romagnola – paese
completamente distrutto durante la Guerra che fu liberato dagli alleati il 12
aprile 1945. Oltre al monumento ai caduti, qui si trova anche il ponte metallico
Bailey, realizzato sul fiume Santerno dagli alleati.
Il percorso permette di ammirare splendidi panorami,
approfondire la storia che ha segnato questo territorio durante la Seconda
Guerra Mondiale, conoscere le tradizioni e i prodotti tipici della montagna
bolognese.
Tra i luoghi-simbolo lungo il percorso c’è Monte Sole, che si staglia all'interno del parco regionale storico. Uno dei luoghi più importanti della Resistenza italiana, teatro di una delle più feroci stragi nazifasciste. Qui persero la vita più di 700 civili e partigiani e tuttora sono visibili alcune trincee, bunker e monumenti commemorativi che raccontano la tragica storia di questo territorio. Altro punto di interesse è il Monte Adone, cima più elevata della Riserva Naturale del Contrafforte Pliocenico, che rappresentava una fortezza per gli uomini dei Reich. Conquistata poi il 18 aprile del 1945 dalla 91° divisione americana, segnò un fondamentale punto di passaggio per la liberazione di Bologna.
Il Monte Battaglia, invece, rappresenta il luogo
di uno degli scenari più sanguinosi della guerra: dal 27 settembre all’11
ottobre 1944 italiani e americani combattono fianco a fianco contro l’attacco
dei tedeschi. Qui è possibile ammirare un monumento alla Resistenza, inaugurato
nel 1988 in occasione della Giornata Internazionale della Pace, e una lapide in
bronzo a ricordare i caduti tedeschi.
A Castel d’Aiano, altro paese appenninico attraversato dal
tracciato, è possibile visitare il Museo della Linea Gotica, che
dal 1978 racconta la storia della Linea attraverso più di 2000 pezzi del
tempo. Nel paese si trova anche il Plastico multimediale della Linea
Gotica, uno strumento didattico bilingue che ripropone i principali eventi
dall'agosto 1944 fino alla Liberazione: dalle manovre degli eserciti alle
grandi battaglie, dalla lotta partigiana agli eccidi nazi-fascisti.
Anche Livergnano, frazione di Pianoro, racconta
molto della Grande Guerra: dopo cinque cruenti giorni di battaglia fu strappata
ai tedeschi nell'ottobre del ’44. Ancora oggi, sono visitabili le postazioni
dell’esercito hitleriano e i monumenti ai caduti. Ma resti di trincee, piazzole di tiro,
camminamenti, rifugi tedeschi e monumenti ai caduti sono disseminati lungo
tutto il tracciato e ricordano ogni giorno il passato intenso di questi
territori.
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