Riccardo Arletti, artigiano di tende eco-sostenibili
Aggiornato il 08 luglio 2022 Da Bologna Welcome
Riccardo Arletti, artigiano e giovane imprenditore di tende eco-sostenibili.
Mi chiamo Riccardo Arletti e sono il fondatore di una giovane impresa emiliana. Il nostro scopo è di diffondere una nuova tipologia di turismo che punti a rilanciare il settore con un occhio di riguardo per la sostenibilità e la vicinanza alla natura, attraverso eco-tende sostenibili realizzate con materiali riciclati. La mission di Tipì è quella di creare una comunità di strutture ricettive virtuose con cui collaborare per proporre ai viaggiatori un nuovo tipo di turismo esperienziale. Abbiamo voluto reinterpretare la filosofia del glamping, rendendola realmente green e dandogli un concept più minimal. Abbiamo deciso, infatti, di creare un’esperienza che potesse essere davvero alla portata di tutti, con la voglia di contribuire alla valorizzazione dei territori, delle piccole strutture ricettive e agricole che hanno scelto di adottare il nostro modello di turismo sostenibile per la stagione.
Sicuramente molte più idee e imprese giovani come la mia per poter supportare e celebrare la bellezza del nostro territorio a 360 gradi. Il nostro obiettivo sarà proprio quello di rilanciare in chiave giovane e sostenibile il turismo locale.
L’idea mi è venuta proprio durante la stesura della mia tesi all’Università di Bologna. Ho scritto un elaborato sulla Via degli Dei e, studiando come il tragitto abbia influenzato l’economia dei luoghi che ha attraversato, mi sono reso conto che in determinate zone c’era del grosso potenziale ma mancavano strutture ricettive in grado di ospitare gli escursionisti. Da qui l’idea di creare una struttura ricettiva da integrare nel paesaggio per ospitare le persone e, successivamente, la voglia di proporre questa tipologia di soluzione anche alle strutture già presenti nel territorio.
Scoprire Bologna senza visitare San Luca è davvero
impossibile. Per vivere un’esperienza immersiva nel cuore dell’Emilia e del
territorio, sicuramente la Via degli Dei e la Via della Lana e della Seta (che partono proprio da Piazza Maggiore) sono esperienze da non perdere.
“Dammi il tiro!” un modo di dire antico ed esclusivamente
bolognese che sta per “aprire la
porta”. Dovrebbe addirittura risalire al diciottesimo secolo quando nelle case
dei bolognesi, i portoni si aprivano solamente grazie ad un sistema meccanico
costituito da corde e catene. Un detto davvero simpatico (e perlopiù
sconosciuto al resto degli emiliani).
La Bologna di oggi, fatta da chi lavora dietro le quinte, si impegna nel sociale e nella promozione del territorio, di eccellenze, di bolognesi di origine e adozione.