Vie e cammini nel bolognese
Aggiornato il 06 luglio 2023 Da Bologna Welcome
Paolo Piacentini, presidente di Federtrek e ideatore - per il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - dell'Atlante digitale dei Cammini italiani.
Partire da Piazza Maggiore sapendo di poter arrivare a Firenze solo con la forza delle proprie gambe, è un'esperienza unica. Percorrere Via degli Dei ha il fascino della scoperta di un Appennino di "prossimità”, che proprio attraverso un turismo che si fa viaggio di profonda conoscenza del territorio, sta scoprendo una nuova vitalità. Camminando su e giù tra le gobbe che conducono ai crinali ci si sente avvolti da un’accoglienza che ha compreso le esigenze del viandante del terzo millennio.
Da Piazza Maggiore inizia anche la Via della Lana e della Seta che conduce a Pistoia, un itinerario lungo 130 km, diviso in 6 tappe e percorribile in 6 o più giorni di cammino. Le città di Bologna e Pistoia sono accomunate dalla loro storia produttiva e il percorso trekking unisce la scoperta delle bellezze del territorio montano, ricco di eccellenze e tradizioni, al grande patrimonio culturale delle due località. Il cammino si presta anche ad essere percorso in mountain bike, suddividendo il tratto in 3 tappe di circa 40 km e seguendo la traccia gpx dedicata.
Ad arricchire l’offerta di Cammini dell’Appennino bolognese è arrivato Mater Dei, un itinerario che incontra a Madonna dei Fornelli la Via degli Dei. Ho avuto la fortuna di partecipare all’inaugurazione del progetto alla presenza del Cardinale Zuppi, dopo aver percorso in una sola giornata le due tappe che da Bologna arrivano alla piccola frazione di San Benedetto in Val di Sambro. Momenti indimenticabili nei quali ho apprezzato quell’accoglienza avvolgente che dovrebbe essere la linfa vitale di ogni Cammino.
I crinali dell’Appennino verranno rilanciati nei prossimi anni dal Sentiero Italia, declinato anche come Sentiero dei Parchi, ma intanto ad oggi chi ha voglia di tuffarsi nella natura rigogliosa e ricca di biodiversità delle aree protette appenniniche, lo può fare camminando per circa 500 km dal parmense fino ai contrafforti nord dell'Appennino marchigiano. Un viaggio a cavallo tra due Regioni fortemente vocate al turismo escursionistico.
Camminare lungo la linea che ha segnato in modo drammatico la storia recente del nostro Paese vuol dire immergersi in un viaggio della memoria. La linea Gotica entrerà a far parte della rete di “Cammini di Liberazione” su cui sta lavorando la sezione italiana del progetto della “Liberation Route”, un itinerario internazionale riconosciuto dal Consiglio d’Europa.
La Piccola Cassia ripercorre il tratto dell’Appennino Emiliano utilizzato dagli antichi Romani per raggiungere la Pianura Padana centrale. Si tratta di un cammino suggestivo di 170 km; il tratto tra Modena e Bologna è ricco di preziose testimonianze storico-religiose tra cui l’Abbazia di Nonantola, l’Abbazia di Monteveglio, Castello di Serravalle, Pieve di Roffeno, Rocca Corneta. Qui ci si immerge in un paesaggio rurale di notevole interesse, costellato da pianura centuriata, calanchi montuosi e grandi praterie dei crinali appenninici.
102 km di pura varietà
paesaggistica è quello che aspetta
ogni camminatore alla volta del
percorso della Via dei Gessi e dei Calanchi. Un collegamento a
piedi tra Bologna, Brisighella (RA)
e Faenza, attraverso le colline
emiliano-romagnole. Sette tappe
per solcare i numerosi dislivelli
previsti dal sentiero e per godere
dell’aria pura che solo le bellezze
naturali sanno regalare. L’itinerario
conduce alla scoperta di ambienti
estremamente delicati come gli
affioramenti gessosi del Parco
Regionale dei Gessi Bolognesi
e dei Calanchi dell’Abbadessa.
Un vero gioiello della natura.
Deve il suo nome al ricercatore e speleologo bolognese Luigi Fantini che contribuì all'apertura di numerose cavità nei gessi bolognesi. Il percorso di 50 km parte dalle colline bolognesi di San Lazzaro di Savena e arriva a San Benedetto del Querceto attraversando la Val di Zena. Il sentiero si addentra poi nella Riserva Naturale del Contrafforte Pliocenico, fino al Monte delle Formiche, per poi concludersi nella Valle dell'Idice. È percorribile a piedi o in bici, presenta notevoli dislivelli e terreno spesso fangoso.
Il Cammino di Sant’Antonio è il percorso escursionistico spirituale che invita a ripercorrere la vita di Sant’Antonio da Padova. Nato nel 2010, il cammino è lungo 431 km, arriva fino a 22 tappe e passa attraverso le regioni di Veneto, Emilia-Romagna e Toscana con partenza dai Santuari Antoniani di Camposampiero a Padova per finire al Santuario de La Verna in Toscana. Percorrendo il tratto bolognese si visitano luoghi simbolo come il Santuario della Madonna di San Luca, il Parco dei Gessi e dei Calanchi e il suggestivo Borgo di Dozza.
Camminare significa godere dei
panorami, parchi e borghi lungo
il sentiero ma anche della tradizione
eno-gastronomica locale. La via dei colli combina di fatto le esigenze
degli appassionati di turismo slow
ed enologia, in quanto trekking
specifico lungo circa 75 km.
Inerpicandosi tra le dolci colline
bolognesi, con partenza da Pianoro
e arrivo a Bazzano, la via conduce
il camminatore verso discese e
panorami senza fiato. L'invito è di
scoprire le terre di produzione dei
vini DOC e DOCG e le relative cantine
ma anche ammirare le viticolture
del Barbera, Sauvignon e Cabernet.
Il percorso, ancora oggetto di studio, percorre l’antica strada romana, Flaminia Minor, costruita ai tempi del console Gaio Flaminio nel 187 a. C. Si tratta di un trekking molto affascinante che invita alla riscoperta della storia e le origini dei luoghi che la attorniano: partendo da Ozzano dell’Emilia, le cui frazioni sorgono sull'antica città romana di Claterna, seguendo l’antica Via Emilia, si passa per la frazione di Idice e Mercatale, giungendo fino al territorio toscano. Il cammino è percorribile tutto l’anno, facendo giusto attenzione alla calura estiva e al freddo rigido dell’inverno.
La natura è inclusiva in bici o a piedi a partire dall'appennino bolognese