Bologna
Abbraccia il tratto iniziale della valle del Ravone, un piccolo torrente che confluisce nel Reno subito dopo Bologna. Il nome è legato al bolognese cavajàn, che indica la massa di covoni e ricorda la passata destinazione a seminativo di gran parte di questi terreni. Cavaione è anche il toponimo di un vecchio edificio rurale appena oltre il confine dell’area verde, di fronte all’ingresso principale. Oggi il parco, nel quale prati e appezzamenti coltivati si alternano a lembi boscati, offre l’opportunità di gradevoli soste sull’erba e di tranquille passeggiate lungo i sentieri. La vegetazione si struttura in vari ambienti di grande fascino specialmente durante la stagione primaverile. Vastissimi i prati, tra i quali quello occidentale è frequentatissimo da ragazzi che prendono il sole. I prati sono circondati da boschi misti e da arbusti. La vegetazione dei boschi è formata da cerro, frassino, carpino, peri selvatici. Una curiosità botanica: nel parco si trovano tre tipi di querce: il cerro, una quercia tipica di ambienti più elevati (circa m 600), ma che qui si è ben ambientata, la roverella, quercia tipica della collina e il leccio, una specie di quercia sempreverde tipica di ambienti mediterranei. Tra gli arbusti si notano l’erica, il ginepro, la rosa canina e il biancospino. Fra gli ambienti più interessanti è uno stagno, circondato da una fascia di vegetazione caratteristica, che ospita nelle sue acque una ricca vita vegetale e animale. Il parco, divenuto di proprietà pubblica tra gli anni ‘60 e ‘70, ha una superficie di 38 ettari. Fonti: I Giardini di Bologna, Biblioteca Salaborsa e www.comune.bologna.it/ambiente
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Parco Cavaioni
Via Cavaioni, 1 – 40136
Interessi
- Natura e Paesaggio