Tra gli alberi monumentali
Aggiornato il 21 giugno 2022 Da Bologna Welcome
Girovagando per antichi borghi e distese di castagneti, in quei luoghi che visiti per la prima volta o dove sei solito passeggiare, alza la testa in su e scorgi gli alberi secolari.
Indovina la loro età fino a perdere i conti.
A Granaglione, nel comune
di Alto Reno Terme, è nato un parco di dieci ettari, sperimentale e didattico, grazie
al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio e l’Accademia dell’Agricoltura.
Questo parco, attraverso la creazione di un efficiente polo per la tutela della
biodiversità, ti invita alla scoperta della storia del castagno e delle varie
forme di recupero.
Nell'area che si trova davanti Villa Smeraldi a Bentivoglio, che ospita il Museo della Civiltà Contadina, vi sono numerosi esemplari
di ippocastano, nelle vicinanze della ghiacciaia e della colombaia; al centro del
parco spiccano invece alberi possenti e dai colori brillanti come olmi, lecci e
maggiociondoli, ma nessuno compete con il maestoso esemplare di cipresso calvo
che si erge sulle rive del laghetto.
Se sei in centro a Bologna, non puoi di
certo non notare questo albero secolare, per il suo foliage dai mille colori e
per la sua possente fierezza, ben radicato non molto lontano dal Teatro Comunale di Bologna. Il Ginko Biloba, o anche detto “Albero dei 40 scudi”, ha foglie
piuttosto curiose, piccole e dalla singolare forma a ventaglio, e 150 milioni
di anni fa in Asia, Europa e America del Nord si estendeva in immense foreste abitate
dai dinosauri.
La Biblioteca Comunale a Imola ha sede nell’antico Convento
trecentesco di San Francesco con un patrimonio di circa 450.000 volumi, di cui 80.000
antichissimi, e conserva una Sala Archivi riservata allo studio di manoscritti,
libri rari e documenti unici. Nel cortile della Biblioteca svetta l'antichissimo
cedro, custode di segreti e racconti all'ombra della sua folta chioma.
Piazza Malpighi a Bologna è uno spazio privo di verde, al
cui centro si eleva la colonna dell’Immacolata, con una statua in rame della
Madonna disegnata da Guido Reni. In un piccolo cortile che dà sulla piazza,
tuttavia, cresce un platano monumentale, ben distinguibile anche da lontano,
che è l'albero in assoluto più imponente del centro storico di Bologna. L'area verde
è divisa in due aiuole da un basso muretto e la prima aiuola è completamente
occupata dal sotto chioma del platano.
È con molta probabilità la più antica tra le chiese ad oggi esistenti
a Imola, risale infatti al VII secolo e sorge sulle rovine di un altro edificio
di culto, un monastero benedettino. Al suo interno custodisce un ampio chiostro
porticato che ha come protagonista un antichissimo e rarissimo esemplare di
vite secolare che si presume possa superare i 200 anni.
Divenne ben presto uno dei più importanti manicomi d’Italia,
coprendo un’area di circa 140.000 mq. Il Parco si trova a Imola e al suo
interno si trovano il Convento dell'Osservanza e la Chiesa di San Michele con
due armoniosi ed eleganti chiostri. È stato oggetto di un progetto di
riqualificazione urbana per valorizzare lo spazio verde con alberi secolari monumentali
e 500 varietà arboree.
Ph. imolafaenza.it
Durante una perlustrazione sulle colline intorno a Pianoro, Luigi Fantini, famoso archeologo e speleologo, scopre un raro esemplare di vite, scampata alla devastante epidemia di filossera che alla fine dell'800 fece scomparire buona parte dei vigneti europei. La pianta, con un tronco di circa 120 cm di circonferenza e tralci di oltre 10 metri, si presenta accoppiata a un olmo centenario. La vite sarà ritrovata nel 2002 in stato di abbandono da Stefano Galli che si prodigherà per la sua sopravvivenza. Dopo numerose ricerche si stabilirà che la “centenaria del Fantini” non appartiene a nessuno dei vitigni iscritti al Registro nazionale delle viti, ma che si tratta di una particolare varietà autonoma.
Fonte: Comune di Bologna