Sulle orme di Giorgio Morandi
Aggiornato il 12 maggio 2021 Da Bologna Welcome
Ci accompagna in questa promenade…
Lorenzo Balbi, direttore artistico del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.Siamo appena arrivati in città. Da dove partiamo?
Un itinerario per scoprire e rivivere la figura del grande artista bolognese Giorgio Morandi non può che cominciare da una visita alla più completa e significativa collezione al mondo dedicata alla sua opera, il Museo Morandi appunto, attualmente ospitato nelle sale dell’Ex Forno del Pane dove si trovano anche le collezioni del MAMbo. Qui è possibile ammirare le sue celebri nature morte, i silenziosi paesaggi insieme a incisioni, disegni e acquerelli, esiti di una delle più alte espressioni artistiche del Novecento italiano.
© M. A. Ghilardi
Lasciato l’edificio storico in via don Minzoni, nella nostra passeggiata verso la casa dell’artista in via Fondazza, ci fermeremo prima di tutto negli spazi dell’Accademia di Belle Arti, dove Morandi ha insegnato tecniche d’incisione all'acquaforte fra il 1930 e il 1956 e dove si trova il suo torchio che ancora oggi viene utilizzato dagli studenti. Accanto, sulla stessa via, è possibile inoltre visitare le ricche sale della Pinacoteca Nazionale, dove Morandi si soffermava spesso a studiare alcune delle tele di scuola bolognese del Seicento, soprattutto quelle di Guido Reni.
Infine, percorrendo Strada Maggiore, un pezzo dell’arteria centrale che attraversa la città di Bologna, incroceremo via Fondazza tipica strada dai portici bassi dove, al civico 36, eccoci finalmente giungere al clou del nostro percorso: Casa Morandi, l’appartamento dove l’artista visse con la madre e le tre sorelle dal 1910 fino alla morte, avvenuta nel 1964.
Restaurata e aperta al pubblico nel 2009, la casa-museo rappresenta uno spazio unico di approfondimento sull'opera e sulla vita dell'artista bolognese, dove poter rivivere le atmosfere morandiane fin nei minimi dettagli: dal suo atelier con i numerosi oggetti e modelli originali che utilizzava per le sue tele, dalle prove colore sulle pareti alla sua biblioteca personale con più di seicento volumi. Una fedele ricostruzione, integrata nell'anticamera da alcuni arredi originali e da alcune opere di arte antica appartenute alla famiglia, oltre a una mirata selezione di fotografie, libri e documenti di vario genere esposti nelle teche lungo il percorso espositivo.
© Elisa Maria Cerra
MyBologna è l'app semplice e gratuita per esplorare la città