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Fiumi, laghi e oasi: il lato fresco di Bologna

Aggiornato il 28 luglio 2025 Da Bologna Welcome

Siamo ormai in piena estate, e il caldo in città si fa sentire prepotentemente, così come la voglia di stare al fresco! 

Alcuni luoghi dove rinfrescarsi nei dintorni di Bologna

  • I Laghi

  1. Lago di Suviana
    Il Lago di Suviana, situato tra i comuni di Castel di Casio e Camugnano, è lo specchio d’acqua più grande dell’Appennino bolognese. Raggiungibile da Bologna in circa un’ora e mezza in auto, il lago offre moltissimi servizi e comodità. È possibile sostare nelle aree picnic, oppure scegliere uno dei vari ristoranti sulle sponde o semplicemente rilassarsi al sole sulle rive del lago. Da Suviana partono anche molti percorsi CAI, percorribili sia a piedi che in bicicletta. Questa meta è perfetta anche per una gita con bambini, che possono divertirsi nel vicino parco avventura.



  2. Lago del Brasimone
    Situato a circa 800 metri di altitudine nei pressi di Camugnano, il Lago del Brasimone è un suggestivo bacino artificiale immerso nel Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone. Circondato da boschi e sentieri, è attraversato da itinerari escursionistici di rilievo come la Via della Lana e della Seta e l’Alta Via dei Parchi. Perfetto per una pausa rigenerante tra le montagne, il lago offre anche un’area camper attrezzata, “La Guardata”, per trascorrere una notte stellata in riva al lago. Poco distante, il rifugio Ranuzzi-Segni nel bosco di abeti di Monte Baducco regala viste spettacolari sul crinale appenninico.



  3. Lago Santa Maria
    Poco più a valle del Brasimone, nel territorio di Castiglione dei Pepoli, il Lago di Santa Maria (detto anche Lago San Damiano) completa il sistema di bacini costruiti all’inizio del Novecento per la produzione idroelettrica. Il lago è immerso in un contesto silenzioso e verdeggiante ed è perfetto per chi cerca quiete, natura e panorami rilassanti. Anche questo specchio d’acqua fa parte dell’area di pre-parco del Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone, ed è attraversato dallo stesso torrente Brasimone, che regala freschezza e biodiversità alla zona.



  4. Lago di Castel dell'Alpi
    A pochi minuti da Madonna dei Fornelli (da cui passano due importanti cammini dell’Appennino, la Via degli Dei e la Via Mater Dei) si trova il Lago di Castel dell’Alpi, un grazioso e fresco scorcio dell’Appennino Bolognese. Intorno al lago è possibile passeggiare, rilassandosi lungo le sponde sulle numerose panchine o nell’area attrezzata con amache e tavoli da picnic. Non lontano dal lago consigliamo una breve passeggiata sul tratto della Via degli Dei che ricalca la Via Flaminia Militare, di cui si può ammirare ancor oggi l’antico lastricato. 


  5. Lago Scaffaiolo
    Se siete amanti dell’alta quota, il Lago Scaffaiolo è una tappa imperdibile. Situato a ben 1775 metri sul crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano, è il bacino naturale più alto della catena appenninica. Il paesaggio che lo circonda è ampio, silenzioso, battuto solo dal vento e punteggiato da sentieri tra cui il più noto è quello che conduce al vicino Rifugio Duca degli Abruzzi. Lo Scaffaiolo è avvolto da antiche leggende popolari che ne accrescono il fascino: si dice, ad esempio, che le sue acque comunichino con l’aldilà…
    Un luogo ideale per escursioni, tramonti indimenticabili e notti stellate.

  • I Fiumi

  1. Il Sillaro e la sua valle

    Se state cercando un posto dove rigenerare corpo e mente la Valle del fiume Sillaro è il posto giusto per voi. Partiamo da Castel San Pietro Terme alla scoperta di questo territorio dove è la natura intatta a coccolarci attraverso sorgenti di acqua termale, boschi incontaminati facenti parte di un’area SIC, numerosi laghetti e una vera e propria oasi, l’Oasi naturista di Zello55 sono i variegati percorsi (a piedi, in bicicletta o in auto/moto) ideati dal Villaggio della Salute Più che vi suggeriamo di provare per godere del fresco e della bellezza di questi paesaggi.


  2. Il Santerno e la sua valle

    Risalendo la Via Montanara da Imola percorriamo la Valle del Santerno, luogo ideale per refrigerarsi dalla calura estiva delle città. Il fiume si insinua tra calanchi, freschi boschi, castagneti secolari e affioramenti di gesso scintillanti che regalano paesaggi unici. La valle è infatti solcata dalla Vena del Gesso Romagnola, candidata a Patrimonio UNESCO per la sua importanza geo-naturalistica. Su una delle numerose insenature dove rilassarsi godendo di piacevoli temperature, troviamo la Casa del Fiume a Borgo Tossignano: un’oasi di pace, accarezzata dalle fresche acque del Santerno all’ombra di una delle imponenti pareti di roccia che caratterizzano tutta la valle. Oltre ad essere il centro visite del Parco e della Valle dove è possibile noleggiare bici e fare visite guidate, la Casa del Fiume è anche un punto ristoro dove gustare tipicità del territorio.


  3. Il Reno – lido di Casalecchio e Molino del Pallone
    Lungo il corso del fiume Reno, a pochi chilometri da Bologna, si trova il Lido di Casalecchio, affacciato sulla Chiusa storica. Sebbene il fiume non sia balneabile, qui si può praticare canottaggio nella “palestra fluviale” attrezzata, rilassarsi nel verde o prendere un aperitivo in riva.
    Chi è in cerca di un’esperienza più autenticamente balneare può spingersi fino a Molino del Pallone, frazione di Alto Reno Terme. Qui il parco fluviale accoglie i visitatori con ombrelloni, sdraio, beach volley, bar e tanti eventi estivi. È facilmente raggiungibile anche in treno, sulla linea Pistoia-Porretta.


  4. Il Setta – Marzabotto
    Spostandosi verso Sasso Marconi, vale la pena esplorare il tratto del fiume Setta che scorre nei pressi di Marzabotto, non lontano dal Camping Piccolo Paradiso. Qui si trovano piccole spiagge sassose ideali per prendere il fresco e rilassarsi immersi nella natura, a due passi dal Parco di Monte Sole. Il paesaggio è ricco di scorci nascosti e l'accesso al fiume avviene attraverso stradine immerse nel verde. Una meta apprezzata da chi cerca angoli tranquilli e facilmente raggiungibili, anche senza allontanarsi troppo da Bologna.



  5. Il Savena – Buche di Pianoro
    Le "buche di Pianoro" sono tra i luoghi più noti e frequentati per rinfrescarsi lungo il fiume Savena. Situate tra Pianoro Vecchio e le porte di Monzuno, si raggiungono facilmente in auto percorrendo la SP65 da Bologna. Lungo il fondovalle, le anse del fiume formano conche profonde dove fare il bagno è possibile nei periodi di buona portata. Basta seguire i piccoli parcheggi a bordo strada per scendere verso l’acqua. Le buche si susseguono lungo tutto il tratto del Savena, immerse nella vegetazione e molto amate da chi cerca una giornata all’insegna della natura e del relax.

  • Altre Oasi

  1. Oasi la Rizza, ex risaia di Bentivoglio
    Per chi si inoltra a nord della città, non lontano dal paese di Bentivoglio si estende l’Oasi La Rizza, nota anche come l’Ex Risaia. Uno degli interventi di ricostruzione ambientale più importanti della pianura bolognese, ospita una ricca fauna, soprattutto uccelli, e offre l’occasione di scoprire il fascino dei paesaggi e di boschi che un tempo popolavano quest’area. La zona umida è costituita da un ampio bacino di forma irregolare dove, tra una riva e l’altra, va alla ricerca di prede il martin pescatore. Tra incredibili canneti detti cannuccia di palude che superano anche i 2 metri di altezza, in questo angolo magico è tornata a nidificare, estinta da secoli, la cicogna bianca che si può ammirare volare tranquilla tra i pioppi, i salici bianchi, i frassini e gli aceri campestri che ombreggiano l’oasi.



  2. La Bisana
    Nel cuore della pianura bolognese, si apre un monumento naturalistico di grande interesse ambientale: il bosco golenale della Bisana, esempio di foresta umido-ripariale, creata dai detriti del fiume Reno. Al suo interno sono presenti diversi habitat: si può passeggiare all’ombra di foreste di salici e pioppi sulle rive (dette “foreste a galleria"), fino alle aree prative e alle radure. Tra i maestosi tronchi del bosco si possono intravedere piccole sorprese come i nidi del picchio verde e del picchio rosso. Uno spettacolo magico si accende poi la notte: sono le lucciole che illuminano i cespugli del bosco. Durante l’estate vengono organizzati tour notturni per ammirare questo fenomeno incantato della natura. La Bisana ospita infatti un gran numero di specie, che qui sopravvivono grazie all’ambiente incontaminato di questa preziosa area. 

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A cura di
Redazione di Fondazione Bologna Welcome
Si occupa della comunicazione, promozione e valorizzazione di luoghi, esperienze, itinerari ed eventi dell'area metropolitana di Bologna e del Territorio Turistico Bologna-Modena in ambito culturale, turistico, sportivo. Gestisce e cura i contenuti del sito bolognawelcome.com.
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