Archeologia Industriale
Da Comune di Bologna
Fin dal XII secolo Bologna si è dotata di un sistema idraulico artificiale composto da chiuse, canali e condutture sotterranee che distribuivano l'acqua, utilizzata prevalentemente come fonte di energia per le attività produttive. Bologna infatti è stata nei secoli un importante centro di produzione in vari settori: dalla seta alla meccanica. L'evoluzione storica ha fatto sì che alcuni edifici industriali di un tempo abbiano conservato questa memoria e ai giorni nostri siano diventati sorprendenti strutture museali e centri espositivi che valgono sicuramente una visita.
Nucleo dell’archeologia industriale a Bologna è sicuramente la Manifattura delle Arti, spazio originariamente adibito ad attività produttive e commerciali, oggi trasformato in polo culturale della città. La sua trasformazione è avvenuta grazie a un importante progetto di recupero di alcuni edifici storici: l’ex Forno del Pane, ora sede del MAMbo, l’ex Macello, che ospita i laboratori del DAMS e la Cineteca, i cui uffici hanno trovato sede nell’ex Manifattura Tabacchi.
La Piazzetta Pier Paolo Pasolini, che ora sorge negli spazi un tempo occupati dal Macello Comunale, è oggi una vera e propria cittadella dell’audiovisivo con gli archivi audiovisivi e fotografici della Cineteca e l’archivio videoludico all’interno della Biblioteca Renzo Renzi, le sale cinematografiche, gli uffici e il DAMSLab.
Vicino spicca anche la Salara, un tempo magazzino usato come deposito del sale, oggi sede del Cassero, il centro LGBTI di Bologna.