L'artista ci rinnova le sue visioni del cosmo e l’indagine originale delle strutture in equilibrio del firmamento mediante le spettacolarizzazione dell’immagine e l’intensità del segno. Un nuovo appuntamento, con lo sguardo attento di chi nell’arte esprime concetti tecnici e cromatici narrativi di una realtà ai limiti tra il sogno e la scienza. Gianni Sevini così, nocchiero della nostra navicella spaziale verso l’ignoto, al limite dell’universo conosciuto e anche oltre, ci suggestiona nuovamente con maestose tele che racchiudono i colori e le nomenclature degli spazi incontaminati e silenziosi vicini e lontani. Luoghi sconosciuti da cui la vita proviene, da cui tutti noi proveniamo, ignari e solitari per intraprendere il nostro breve viaggio terreno confuso tra Spirito e Materia, in una concezione del “Bello” ben nota all’artista, ma a noi, a volte disperso fra le superflue fatiche di un quotidiano banale ed evanescente.
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