Palazzo Bocchi, in Via Goito, fu progettato intorno alla metà del XVI secolo dal Vignola, e, di proprietà di Achille Bocchi, divenne presto sede dell’accademia Hermatema da lui fondata.

Il palazzo è caratterizzato da un alto zoccolo che reca due grandi iscrizioni: una di queste costituisce l’unico caso in Italia e in Europa di iscrizione in ebraico su un edificio monumentale, riproducendo un versetto del salmo 120 del Salterio.

All’interno sono conservati affreschi cinquecenteschi di Prospero Fontana.