Fondato nel 1722 per custodire un’immagine della Vergine Maria legata alla tradizione del “faggio prodigioso”, il santuario è divenuto nel tempo un simbolo di devozione popolare per le comunità del Porrettano. La sua storia racconta l’identità religiosa delle borgate montane dell’Appennino Bolognese.
Tra XVIII e XIX secolo il complesso si arricchisce: loggia (1767), ponte di accesso (1769), campanile (1837) e fontana con statua. Questi elementi testimoniano la crescita della devozione e il ruolo del santuario come riferimento per il territorio di Alto Reno Terme.
Dal 1756 si rinnova una sentita processione in occasione dell’Ascensione, con l’immagine sacra portata fino a Castelluccio e riportata al santuario lungo i portici naturali della faggeta. Il 26 luglio la comunità celebra la festa con riti religiosi e momenti di convivialità.
All’interno è venerata una riproduzione dell’antica immagine in maiolica; in teca si conserva il tronco del faggio legato all’origine del culto. Una lapide ricorda l’ultimo romitto, custode del santuario fino alla metà del Novecento.
Luogo perfetto per escursioni a piedi e in mountain bike/gravel, il santuario rientra in percorsi come l’itinerario “Appennino Romantico”, che collega borghi storici e paesaggi boschivi dell’Appennino Bolognese.
Consigli di visita
- Accesso finale a piedi su sentiero (circa 15 minuti).
- Ideale in primavera-estate e durante la festa del 26 luglio.
- Si consiglia calzatura da trekking leggera e rispetto del luogo di culto.