Il Trio Ravel, un ensemble nato appena tre anni fa, riunisce tre strumenti apparentemente assai diversi: il flauto, la viola e l’arpa. Al centro del loro concerto pongono la Sonata n.2 di Debussy che con geniale intuito timbrico nel 1915 creò una pagina destinata a divenire un caposaldo del repertorio per questa formazione: un capolavoro dalle armonie ardite, in costante movimento tra melodie flessuose e linee ritmiche vigorose, ritmico, malinconica tristezza e gioia dionisiaca. E come in un girotondo danzante, le altre composizioni del programma “ruotano attorno a questo capolavoro, valorizzando ora il trio ora i singoli strumenti”.
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