Nove artisti accomunati da poetiche che affondano il loro orizzonte narrativo nell'immaginario mitico, per opporsi alla babele in cui si dibatte il sistema dell’arte contemporanea internazionale attraverso un solido radicamento nella tradizione etno-antropologica. Attenti alle progressive mutazioni formali della scultura e propensi all'uso di un linguaggio simbolico che richiama i concetti di “Magico Primario”, “Anacronismo” e “genius loci”, essi propongono una scultura che privilegia materiali tradizionali come la creta o il marmo. Alcuni degli artisti in mostra provengono da esperienze di gruppo che già li hanno visti protagonisti, dalla fine degli anni '70, della tendenza romagnolo-ferrarese, teorizzata da Giovanni Scardovi, denominata “Immaginario Pagano”, in seguito sostenuta da importanti critici quali Giulio Guberti, Adriano Baccilieri, Filiberto Menna e Marisa Vescovo. Questa visione poetica è ora storicizzata da Gian Ruggero Manzoni, che ne propone un’ affascinante rilettura partendo dal recupero della memoria originaria, simbolicamente rappresentata nel titolo, che richiama la suggestione immaginifica dell’antichissima città mesopotamica di Ur. Questa visione poetica è ora storicizzata da Gian Ruggero Manzoni, che ne propone un’ affascinante rilettura partendo dal recupero della memoria originaria, simbolicamente rappresentata nel titolo, che richiama la suggestione immaginifica dell’antichissima città mesopotamica di Ur.
Opere di: Alberto Bambi, Daniela Carletti, Michelangelo Galliani, Gianni Guidi, Fabrizio Loschi, Sergio Monari, Giovanni Scardovi, Amir Sharifpour, Sergio Zanni.
Mappa
UR. La profondità dell’enigma
Via Rusticana 1
40066 Pieve di cento
Distanza da Bologna < 40 km
Telefono: 0516861545
Email: info@magi900.com
Sito/minisito/altro: https://www.magi900.com
Ingresso
gratuito
Interessi
- Arte e Cultura
Dettagli
Accessibilità
La mostra è perfettamente accessibile ai diversamente abili
Orari
venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00