Da giovedì 5 a domenica 8 febbraio 2026 torna ART CITY Bologna, giunta alla sua quattordicesima edizione.
Il ricco programma di mostre ed eventi è promosso dal Comune di Bologna, con il sostegno di BolognaFiere, in occasione di Arte Fiera, e con la direzione artistica di Lorenzo Balbi, direttore del MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici del Comune di Bologna.
A caratterizzare la manifestazione è lo Special Program che, con la curatela di Caterina Molteni, prosegue nel solco della sperimentazione invitando artiste e artisti italiani e internazionali a intervenire in spazi solitamente non fruibili a scopo espositivo, luoghi dimenticati o poco noti al grande pubblico.
In questa prospettiva, l’edizione 2026 presenta una speciale collaborazione con l’istituzione cittadina che per eccellenza è dedicata alla conoscenza, al dialogo e al cambiamento: l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
L'itinerario dello Special Program rende omaggio a questa eredità culturale attraversando i luoghi di questa prestigiosa istituzione, alcuni dei quali aperti al pubblico per l’occasione:
- l’Aula Alessandro Ghigi dell’ex Istituto di Zoologia
- l’Atrio dell’ex Facoltà di Ingegneria
- la Sala della Boschereccia di Palazzo Hercolani
- il Teatro Anatomico della Biblioteca comunale dell’Archiginnasio
- la Fondazione Federico Zeri
- il Laboratorio didattico del Distretto Navile
- l’Aula Magna della Biblioteca Universitaria di Bologna.
Le sedi dello Special Program non sono semplici contenitori ma dispositivi narrativi che danno forma al tema dell’edizione: Il corpo della lingua, ispirato all’omonimo testo di Giorgio Agamben, in cui il filosofo delinea una vera e propria anatomia del linguaggio: non un concetto statico, ma un corpo vivo, “in fuga non si sa verso dove, ma certo fuori da ogni identità grammaticale e da ogni lessico definitivo”.
Per Agamben, il linguaggio - come il sapere - prende forma nella voce, nei gesti, nella relazione con l’altro. Ripensare il corpo significa quindi ripensare anche la conoscenza e le sue modalità di trasmissione.
giulia deval, Mike Kelley, Ana Mendieta, Alexandra Pirici, Augustas Serapinas, Jenna Sutela e Nora Turato sono le artiste e gli artisti dell’edizione 2026 di ART CITY Bologna e con i loro lavori indagano la conoscenza a partire dalla fisicità del sapere, capace di rivelare le strutture di potere nei processi educativi e, insieme, di aprire spazi di resistenza e nuovi orizzonti espressivi. In questa prospettiva, le opere in mostra propongono modelli alternativi di produzione e trasmissione del sapere, mettendo in discussione l’autorità e la linearità proprie della conoscenza accademica e artistica. I progetti espositivi interrogano la natura dei luoghi della formazione, le regole implicite che li governano e le trasformazioni simboliche, sociali e politiche che ne hanno segnato l’evoluzione, dedicando particolare attenzione alle nuove forme di intelligenza.
Nei giorni di ART CITY Bologna l’intera città si trasformerà in un palcoscenico della cultura contemporanea italiana e internazionale, riflettendone la ricchezza e la vitalità attraverso un ampio cartellone di iniziative artistiche proposte da istituzioni, gallerie e spazi indipendenti. Un programma che mette in evidenza la forza di un sistema culturale plurale e diffuso.
Mappa
ART CITY Bologna 2026
Vari Luoghi
Bologna
Sito/minisito/altro: https://www.culturabologna.it/artcity
Ingresso
Ingresso gratuito.
Interessi
- Arte e Cultura
Approfondimenti
Il programma completo di ART CITY Bologna 2026 sarà pubblicato in prossimità della rassegna sul sito ufficiale

