Medicina, Cipolla di Medicina, Ph Lorenzo_Monti, CC-BY-NC-ND-4_0

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Il territorio in pillole: Medicina

Aggiornato il 01 marzo 2022 Da eXtraBO Outdoor Infopoint

Sull’antica Via Salaria che collega Bologna a Ravenna incontriamo Medicina.

Qui storia e leggenda fanno da cornice a una cittadina ricca di arte e natura dove tradizioni e innovazione si fondono.

La leggenda narra che Federico I di Svevia, detto il Barbarossa, si ammalò gravemente mentre era di passaggio a Medicina e guarì grazie a un brodo dentro il quale accidentalmente cadde una serpe. Egli, riconoscente, diede alla cittadina il nome di Medicina e la rese autonoma dal dominio di Bologna, riconoscendole privilegi ed esenzioni.

La storia riprende vita ogni anno a settembre, attraverso una rievocazione storica che coinvolge tutto il paese: il castello fa festa per accogliere l’imperatore in arrivo attraverso banchetti, musica, mercati e spettacoli. Le 5 torri della città si sfidano in giochi di destrezza per aggiudicarsi il Palio della Serpe


Cominciamo il nostro tour virtuale dalla Torre dell’Orologio, un vero e proprio documento storico dell’avvicendarsi del tempo a Medicina.

I tempi più antichi ci fanno dono, infatti, del quadrante con numerazione da I a XXIV con i simboli araldici della città. Sull’altro lato, il quadrante moderno a dodici ore é invece mosso da un meccanismo modernizzato più volte nel corso del tempo. Fino al 1824, infatti, l’orologio suonava le ore “all’italiana”, un sistema articolato in sei ore ripetute quattro volte e in cui era il tramonto a segnare la fine della giornata (l’attuale mezzanotte). Fu grazie all'orologiaio medicinese Vincenzo Burzi che il meccanismo cominciò a segnare le ore “alla francese”, suddivise in due cicli di dodici ore (mezzogiorno e mezzanotte) così come lo conosciamo. Dal 1964 è un moderno congegno elettronico a scandire il tempo a Medicina.

Mantenendo lo sguardo rivolto all’insù, si nota che il caratteristico profilo di Medicina svetta verso l’alto con i suoi innumerevoli campanili e cupole: quello di San Mamante, con i suoi 53 m di altezza, identifica Medicina anche da molto lontano. Costruito nel ‘700 su progetto dello stesso architetto del Santuario di San Luca a Bologna, le sue quattro campane sono uno dei rari doppi settecenteschi ancora in funzione. Chiesa e campanile sono inusualmente ma volutamente distanti tra loro per evitare sollecitazioni tra di essi. L’interno della chiesa, ricostruita nel ‘700, é uno dei più importanti esempi del barocco sacro bolognese.

I portici di Via Libertà ci conducono alla Chiesa dell’Assunta, un’altra delle sei imponenti chiese di Medicina. Voluta dall’antica ed estesa Confraternita dell’Assunta, sono molte le opere che troviamo al suo interno di differenti epoche storiche.

La più antica é l’immagine del crocifisso della seconda metà del ‘500, profondamente venerata dai medicinesi dei secoli antichi e ancora oggi portata in solenne processione.

Il territorio di Medicina nell’antichità era parte di un’immensa palude quasi ininterrotta tra Bologna e Ravenna, caratterizzata da valli e risaie. Un paesaggio assai diverso da quello odierno.

A riprova dei paesaggi di un tempo restano i 270 ettari dell’Oasi di Protezione della fauna selvatica del Quadrone, un rifugio per molte specie animali e vegetali. Birdwatching, percorso agrituristico delle aree umide in bicicletta, fattoria didattica sono alcune delle svariate attività proposte dal centro visite della Cooperativa LA.C.ME.


Poco distante dall’oasi, si trova un sito di rilevanza eccezionale: uno dei più grandi radiotelescopi al mondo si trova proprio nella frazione medicinese di Fiorentina. La “Croce del Sud”, così viene chiamato il radiotelescopio, è formato da due file di enormi antenne disposte a T che rilevano le onde radio emanate da oggetti celesti dell’universo, a cui si aggiunge un’antenna parabolica di 32m di diametro.

Con il centro visite “Marcello Ceccarelli” possiamo osservare da vicino le antenne e conoscere la radioastronomia attraverso postazioni interattive per appassionare grandi e piccini.


Ma a rendere famosa Medicina contribuisce anche un’eccellenza gastronomica: la Cipolla di Medicina®️. Questo marchio registrato comprende le tre varietà rossa, bianca e dorata che si producono esclusivamente in questa zona. Ogni estate l’evento Medicipolla celebra questa prelibatezza attraverso mercatini, mostre, spettacoli e ovviamente proposte culinarie tutte a base delle Magnifica Cipolla.


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