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Il mestiere del cantautore tra studio e talento

Aggiornato il 22 novembre 2021 Da Pierfrancesco Pacoda

La canzone pop è la forma di espressione artistica che meglio riflette e racconta, in pochi essenziali minuti, la quotidianità. Bastano pochi accordi, un pensiero tradotto in una successione di rime per diventare colonna sonora di una generazione, metterla in scena, far uscire una riflessione da una cameretta e farla diventare sentire comune.

Con l'avvento delle tecnologie digitali e con le etichette indipendenti, che hanno favorito, in maniera democratica come mai era successo prima, un accesso molto più vasto al "fare musica", avere la possibilità di ascoltare il percorso artistico di personalità particolarmente rappresentative della scena della canzone d’autore contemporanea, è sicuramente una occasione preziosa per entrare in profondità nei processi compositivi.


Succede a Bologna Città Creativa della Musica UNESCO, dove proprio l’attenzione verso i "Mestieri della musica" è da tempo importante quanto il versante strettamente creativo. Dal lavoro di scouting curato dagli studi di registrazione Fonoprint con il BMA, Bologna Musica d’Autore, alla seconda edizione, che inizierà nel 2020 dell’ABC, l’Accademia Bolognese del Cantautore sino all’esperienza, unica in Italia, del Master universitario, anche questo arrivato al secondo anno, in Produzione e Promozione della Musica, la città ha sviluppato una particolare attrattiva per chi aspira a diventare protagonista dell’industria musicale. Un riconoscimento, quello UNESCO, che testimonia quanto la musica sia in città linguaggio condiviso, fatto artistico e anche professionale, con la presenza di realtà che, al di là dei differenti metodi  espressivi, costituiscono una rete unica nel panorama internazionale di esperienze, mestieri, ricerca, tra relazioni con il patrimonio popolare e sperimentazione tecnologica.


Come è successo con l’iniziativa che si è svolta il 12 novembre 2021 al Teatro delle Celebrazioni. Non chiamatemi artista, un singolare pomeriggio che riprende i canoni oggi così di moda della stand up comedy e li trasporta nell’universo del pop italiano. Sul palco tre artisti molto diversi tra loro, ognuno con uno specifico immaginario, che hanno parlato della loro tecnica narrativa, di cosa porta alla scrittura di una canzone del rapporto con le influenze e i riferimenti.

Riccardo Zanotti, dei Pinguini Tattici Nucleari,  Federico Dragogna dei Ministri e Giorgio Pesenti di Iside hanno incontrato l’11 novembre alcuni degli allievi dell’ABC per condividere con loro metodologia di stesura di una canzone e capacità di mettere in relazione talento e ricerca, ispirazione e applicazione quotidiana, creatività e artigianalità, per poi raccontare il giorno dopo al pubblico del Teatro la loro avventura umana e artistica, tra racconti di tour, sale prove e consigli per comporre la "canzone perfetta". Musicisti differenti per provenienza culturale, la cui narrazione diventa un tassello utile per fare di Bologna un luogo dove il "sapere" legato alla musica sia esperienza diffusa, sia per chi voglia farla diventare la professione della vita, sia per chi ne coltivi la sua funzione sociale.


Non chiamatemi artista è stata anche l’occasione per presentare la nuova edizione di BMA, Bologna Musica d’Autore, e di ABC, Accademia Bolognese del cantautore.

Tutte le informazioni su www.fonoprint.com

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