Dozza ©Irmo Roberto Pradelli

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I portici fuori dalle mura

Aggiornato il 04 maggio 2022 Da Bologna Welcome

I portici sono ovunque, è sufficiente guardare oltre le mura della città per accorgersi di quanto lungo e grande sia il loro abbraccio.

Nella pianura bolognese, Pieve di Cento è conosciuta come la “piccola Bologna” per la presenza di numerosi portici ben conservati nel certo storico che la rendono un vero gioiello. Degna di menzione è la Casa degli Anziani, edificio antico sorretto da uno dei più vecchi portici in legno del paese, che in passato era una locanda, ricovero di pellegrini e posta dei cavalli.


A Budrio e San Pietro in Casale, invece, prova a perderti tra le strette stradine e ammira le arcate in tutta la loro bellezza.


A Imola, l’imponente Palazzo Comunale è situato nel cuore del centro storico a cavallo tra la via Emilia (antico decumano romano), dove troviamo fra gli altri anche il portico di Palazzo Sersanti e l’antica Farmacia dell’Ospedale, e la via Appia (cardo romano). Ricca di portici, la città accoglie il visitatore tra capitelli, lunghe colonne e ampie arcate in una lunga passeggiata all'insegna della scoperta. Da non dimenticare è il portico di via XX Settembre nel Borgo dipinto di Dozza, unico esempio di percorso porticato che contribuisce alla sua unicità.

Infine, tra i monti dell’Appennino alberga il Chiostro Olivetano della Cisterna, di epoca cinquecentesca, che confluiva l’acqua piovana per uso pubblico. È proprio qui, nella Piazzetta San Leonardo a Monghidoro, che il sole, sorgendo, gioca a fare capolino tra le colonne creando ombre da rincorrere.


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