Il territorio in pillole: Dozza
Aggiornato il 06 ottobre 2021 Da eXtraBO Outdoor Infopoint
I dintorni di Bologna sono ricchi di piccoli paesi e caratteristici borghi che ci raccontano la storia del nostro territorio. Oggi partiamo alla volta dell’Imolese per scoprire Dozza!
Nominata tra i Borghi più belli d’Italia, Dozza è adagiata su un crinale tra dolci pendii di vigneti e impressionanti calanchi.
Ducia, così chiamata dagli antichi, è un piccolo scrigno che conserva infinite sorprese tra storia, arte, vino e fantasia…
©Dozza (Bo),Veduta aerea di DOzza, Archiovio sito Crinali, CC BY NC ND 4.0
Contesa nei secoli per la sua posizione strategica, Dozza deve il nome a un antico acquedotto che dal vicino Monte del Re convogliava l’acqua in una sorta di cisterna a beneficio della popolazione delle zona.
Da qui Ducia (o Dutia) letteralmente condotto in cui scorre l’acqua, trova la sua rappresentazione nello stemma del borgo, ovvero un grifo che beve da una fonte.
La sua caratteristica forma affusolata, lunga e stretta, è attraversata da sole due strade: la Contragrande e la Contrecina che collegano l’ingresso del paese, il Rivellino, alla sommità del borgo sovrastata dall’imponente Rocca sforzesca.
Al personaggio emblematico di Caterina Sforza dobbiamo la denominazione del castello oltre che l’aspetto di palazzo fortificato. Oggi è possibile fare un viaggio nella storia visitando la Rocca passeggiando tra le sale e gli arredi originali di quella che fu, per la maggior parte del tempo, una residenza nobiliare.
©Dozza (BO), Piazza Zotti, ph. Stefano Calamelli, archivio Imola Faenza, CC BY NC ND 4.0
Nelle cantine del castello, dal 1970, trova la sua sede l’Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna.
La posizione geografica di Dozza, a cavallo tra Emilia e Romagna, la rende il luogo ideale per rappresentare e valorizzare le produzioni di tutta la regione.
Le più di mille etichette presenti regalano la possibilità di fare un viaggio enoturistico dell’intera regione. Degustazioni, corsi di formazione e visite con sommelier sono alcune delle esperienze che si possono fare.
Per gli amanti del vino o semplicemente per chi vuole esplorare questo mondo da vicino Il sentiero del vino collega, con una bella passeggiata, quattro cantine dozzesi dove poter degustare le eccellenze del territorio passando attraverso angoli nascosti e paesaggi bucolici incantevoli.
Ma Dozza è soprattutto una galleria d’arte senza confini né tempo. Un vero gioiello unico nel suo genere.
Nel 1960, in occasione dell’apertura al pubblico della Rocca Sforzesca, fu indetto un concorso chiamato il “Muro dipinto”. La manifestazione ebbe un tale successo nella sua prima edizione da diventare un appuntamento fisso: “La Biennale del Muro dipinto”.
L’evento perse quasi subito la connotazione di gara per far emergere invece l’essenza degli artisti.
Ancora oggi, così come allora, è infatti possibile ammirarli dal vivo e interagire con loro, mentre lavorano alle proprie creazioni.
I muri delle case del prezioso borgo prendono dunque vita attraverso spettacolari opere d’arte.
Nessun biglietto richiesto, nessun orario, nessuna barriera.
L’itinerario artistico continua in via Sant’Anastasia appena fuori dalle mura medioevali del borgo.
Le dolci colline che circondano Dozza fanno da scenario a una singolare mostra illustrativa. La passeggiata degli artisti è infatti la fusione tra paesaggio reale con quello fantasioso e artistico.
Un’altra delle tante sorprese che Dozza ci riserva è la
presenza nel borgo della Tana del drago: il primo centro studi
dedicato a JRR Tolkien. Il centro è luogo di scoperta e approfondimento per
tutti gli appassionati del genere. O gni due anni Fantastika,
la biennale d’illustrazione fantasy, dà vita a questo mondo fiabesco attraverso
performance dal vivo, conferenze e molto altro.
Se venite a Dozza coi i vostri bambini non dimenticate di entrare alla Rocca
durante l’evento. Fyrstan si risveglia soltanto per quest’occasione!
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