Una visita spettacolo a scovare storie, macchinerie e meraviglie nascoste del teatro “popolare” di Bologna. 1796: a Bologna è tempo di “rivoluzione”. Il generale Augereau e il console Napoleone Bonaparte entrano in città. E con il loro arrivo Bologna cambia volto: nasce l’Accademia di Belle Arti, l’Orto botanico e, nel 1810, là dove c’era un monastero di monache, l’Arena del Sole, luogo dato agli spettacoli diurni, come si legge ancora nella facciata. Un teatro all’aperto, per spettacoli nella stagione estiva, da subito affollato, con un vivace pubblico popolare. Una sala fatta a gradoni, senza più palchetti, sul modello dei teatri greci, una vera “arena” per la città. Girovagando di stanza in stanza, tra le cianfrusaglie di scena e per scoprire il grande magazzino dei costumi, salendo su fino in graticcia e ridiscendendo sino al palco, un piccolo viaggio nei luoghi e nella storia del più antico teatro bolognese, che ha visto passare sui suoi legni i più grandi attori del nostro teatro, da due secoli a questa parte.
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