A 150 anni dalla morte Hector Berlioz – quale piccolo tributo alla sua opera e alla sua figura – è stato chiesto ai compositori iscritti all’Accademia Filarmonica di misurarsi con il concetto di idée fixe all’interno di una forma musicale. Berlioz ha disseminato le sue composizioni di innovazioni tecniche e musicali in un’utopica visione capace di fondere poesia, spiritualità, nobiltà d’espressione insieme al senso del grottesco e del demonico. Idée fixe, in psicologia, potrebbe far riferimento a un’ossessione, un disturbo ossessivo-compulsivo. Che cosa può significare oggi in una composizione nuova? Quali stimoli creativi può suscitare in un compositore attuale e quali nuovi rapporti possono essere indagati fra la ricorrenza di un materiale, la sua immagine in termini di suono e la direzionalità di una forma musicale che vive nel tempo? Sette compositori, ognuno portatore di una propria originale lettura di questo tema, lo rivelano nel concerto eseguito dall’Ensemble FontanaMIX.
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