Partendo dal primo lavoro su materiale autografo, l’interesse si è rivolto, per questo concerto, alla pratica improvvisativa da essi evocata. I sei musicisti, scelti per il loro personale approccio a questa modalità creativa, formano un intreccio di voci privo del sussidio di uno strumento armonico: un contrappunto ritmico, melodico, timbrico. L’idea è quella di riunire diverse generazioni di musicisti, che raccontino il loro vissuto attraverso il linguaggio dell’improvvisazione: si incontrano e si intersecano, nella musica del sestetto, la necessità di ricorrere a linguaggi altri, la ricerca timbrica, la varietà e la definizione della forma. L’evocazione, per il lavoro affrontato in questo concerto, sarà il pericolo dell’uomo per l’uomo stesso, in un percorso che va dalle grandi tragedie del secolo scorso (l’olocausto, l’utilizzo della bomba atomica) fino alla minaccia costante che questa violenza possa scatenarsi ancora. Maggiori informazioni e aggiornamenti www.aaa-angelica.com/aaa
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