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A cura di: CO.ME.TE
30 ottobre 2021
10:00
Imbonitori provetti armati di voce squillante e strumenti
musicali, i cantastorie si recavano di città in città, di piazza in piazza per
vendere le loro povere merci: lamette, schiume da barba, dentifrici. Utile era
formare il trebbo, “al trabb”, per raccontare, oltre alle proprietà dei prodotti
da vendere, le ultime notizie e storie di cronaca o inventate. Molti di loro
scrivevano componimenti dialettali in rima, “le zirudelle”, per narrare con più
enfasi e dare una veste aulica a testi spesso scurrili ed irriverenti. Tra i
più noti cantastorie: Piazza Marino il poeta contadino, Ragni “quall dla
sarâca” e Oreste Biavati, che quando usciva di casa la mattina, la moglie
salutava cosi: “vèt a fèr l èṡen?”. Accompagnati da Fausto
Carpani, ultimo cantastorie di Bologna, con letture e racconti in
dialetto, faremo un tuffo nel passato per rivivere atmosfere dimenticate e
conoscere personaggi un po’ folli e strani, come i veri poeti sanno essere.
Green Pass richiesto: No
Note: Percorso facile
Luogo di ritrovo: Piazza Maggiore, 6 - Bologna
Partenza: ore 10:00
Durata / Lunghezza: 2,5 ore / 2,5 km
Prenotazioni dal 14 ottobre dalle ore 09:00 con le seguenti modalità:
Per Informazioni e prenotazioni:
mail: comete.ass@gmail.com
cell. 3667174987 o 3397783437 dalle h 12 alle h 15
Se non puoi più partecipare al percorso che hai prenotato ti chiediamo cortesemente di contattarci per annullare