a seguire incontro con Arkadi Zaides, Francesca Mannocchi e Sandro Mezzadra.
Sono 40555 i migranti morti nel tentativo di raggiungere l’Europa dal 1993 al giugno 2020. Lo attesta una lista redatta da UNITED for Intercultural Action, network di centinaia di organizzazioni antirazziste europee che si avvale della collaborazione di attivisti, giornalisti, esperti e ricercatori. Nel visionarla, non si può ignorare come la stragrande maggioranza dei decessi siano accompagnati dalla dicitura latina “N.N.”, che sta per “Nomen Nescio” ossia “di cui non si conosce il nome”.Che riposino sul fondo del mare, sulle rive o nell’entroterra, corpi anonimi in decomposizione raccontano la tragedia umana in corso in Europa e lungo i suoi confini. Arkadi Zaides e il suo team si sono addentrati nella pratica dell’investigazione scientifica e forense, hanno ideato una metodologia d’indagine capace di coniugare approccio documentaristico e pratica coreografica per dare una risposta alla mancata identificazione delle vittime.
Giornali, fonti orali, database ufficiali, archivi urbani, autorità cimiteriali e ospedali sono le fonti per ricostruire la storia dei defunti, localizzare le salme e riconsegnare ai corpi il nome proprio. Le storie delle vite spezzate riemergono e con esse un universo di miti, geografie, movimenti e anatomie raccolte in una Città dei Morti, un corpo dei corpi che Zaides vuole riportare in vita.
Telefono: +39951201091
Email: info@atlasoftransitions.eu
Sito/minisito/altro: https://emiliaromagnateatro.com/wp-content/uploads/2020/11/programma-completo-eng.pdf
Ingresso
GRATIS
Interessi
- Arte e Cultura
Orari
21:00