Nella Sala d'Ercole di Palazzo D’Accursio, dal 2 dicembre un'ampia retrospettiva sui disegni del pittore bolognese. “Wolfango disegnatore” si prefigge di far conoscere ai visitatori l’immensa produzione dei disegni dell'artista bolognese attraverso un centinaio di opere, molte delle quali inedite. Il percorso espositivo copre tutto l'arco della vita dell'artista e si suddivide in periodi: dal primo foglio del 1932, nel quale l'autore di appena 6 anni già palesava la propria vocazione per l’arte e un talento innato, ai primi anni '40, caratterizzati da un tratto dal gusto "ottocentesco"; dall'evoluzione artistica di Wolfango negli anni '50, segnati da una forte influenza morandiana, e da alcuni momenti di ispirazione informale tra il 1957 e 1958, a due importanti sezioni dedicate all'illustrazione: i disegni preparatori della prestigiosa edizione della “Divina Commedia” che Wolfango illustrò dal 1963 al 1968 e i disegni del 1964 e 1965 per il libro “Gesù Oggi”. Un'ulteriore sezione mostra i grandi disegni a carboncino che Wolfango cominciò a produrre dalla fine degli anni 60 che rappresentano il punto focale della mostra. Chiude l'esposizione uno spazio più strettamente familiare con una serie di disegni dal titolo “Album di famiglia – Il passato è il presente”, dove trovano posto affettuosi ritratti di famiglia e rimandi di vita intima e personale. Immaginata dalla figlia di Wolfango, Alighiera Peretti Poggi, la mostra è corredata da un importante catalogo edito da Minerva Edizioni e curato dalla figlia dell'artista, con una prefazione di Tomaso Montanari, un saggio di Eugenio Riccomini e le belle immagini di Andrea Samaritani. “Wolfango disegnatore” è il primo appuntamento di una serie di eventi che celebrano la figura del pittore nel primo anniversario della scomparsa. Tra questi, la presentazione in Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio della biografia curata da Eleonora Renda intitolata “Wolfango oltre i colori”, edita da Minerva Edizioni (il 16 dicembre), e la produzione di un DVD sulla vita di Wolfango dal titolo “Una lunga fedeltà”, diretto dal regista Teo De Luigi e realizzata in collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna.
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